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Con la sentenza nr. 07451/2022 la Terza Sezione del Consiglio di Stato ha messo fine alla querelle giudiziaria tra ASI e ACI con cui chiarisce definitivamente la legittimità delle manifestazioni sportive di Regolarità ASI che si svolgono nel rispetto delle leggi e con velocità media inferiore ai 40 orari. L’ASI ha sempre dichiarato la piena legittimità del suo operato, forte di un accordo sottoscritto nel 1974 e rinnovato nel 1999, cui sancisce che la FIA riconosce il ruolo della FIVA per la tutela e la promozione dei veicoli d’interesse storico, dandogli facoltà di organizzare raduni e gare di regolarità purché con velocità media inferiore ai 40 km/h. E l’ASI, facendo parte della FIVA, rientra a pieno titolo in questo accordo.

La controversia nacque da un fatto spiacevole. In una gara in Sicilia – “La 12. Notturna di Trapani del 24 settembre 2016” – venne bloccata in fase organizzativa da un provvedimento della Prefettura locale che la giudicò non conforme alle leggi vigenti, ritenendo che “il promotore della manifestazione non potesse beneficiare del regime derogatorio del comma 3 del citato art. 9 del Codice della Strada”, bloccando l’evento e creando gravi malumori ed incertezze nei club ASI organizzatori di eventi di regolarità in tutt’Italia.
Il Consiglio Federale ASI e la Commissione Manifestazioni Auto ASI, con il sostegno di alcuni club ASI, intrapresero un’azione legale nei confronti del provvedimento che prendeva le mosse da un’opposizione di ACI. Nel 2018 ci fu una prima sentenza emessa dal TAR del Lazio che chiariva che le gare di regolarità organizzate dai club federati ASI sul territorio nazionale sono assolutamente regolari. L’ACI pero fece ricorso al Consiglio di Stato, dove peraltro si erano costituiti in giudizio il Ministero dell’Interno e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Sostenibili. Ed ecco che in questi giorni si è arrivati alla sentenza definitiva e inappellabile.

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